§ progetto aperto –
“ritratti di resilienza” è un omaggio a chi combatte contro l’oscurità con coraggio, a chi trova nella connessione umana la forza per andare avanti. ogni ritratto cattura un frammento di quella resistenza silenziosa e quotidiana che spesso passa inosservata, ma che è il cuore pulsante della lotta contro la malattia. è un tributo alla dignità, alla vulnerabilità e alla bellezza dell’umanità.
questi ritratti non cercano di idealizzare il dolore, ma di mostrarne la verità: un intreccio di forza e fragilità, paura e speranza, solitudine e amore. è uno spazio dove la sofferenza incontra la resilienza e l’osservatore è invitato a riflettere sulla forza dello spirito umano.
questo scatto segna l’inizio di un viaggio visivo attraverso la forza, la fragilità e l’amore.
le mani intrecciate, segnate dal tempo e dalla battaglia contro la malattia, raccontano più di quanto le parole possano mai esprimere. queste mani appartengono a una paziente oncologica, una donna che affronta la sofferenza con una forza interiore alimentata dal legame indissolubile con suo marito e la sua famiglia.
le due fedi nuziali, sottilmente brillanti al centro della cornice, sono un simbolo eterno di questo amore, un faro di speranza anche nei momenti più bui.
gocce di speranza
scorrono
lentamente,
intrecciando
fragilità e forza
in un rituale di vita.
difendersi,
resistere,
esistere.
il tempo indugia tra fragilità e forza, nel respiro profondo di un momento prima.
qui, dove qualcosa viene lasciato indietro per affrontare l’ignoto, l’assenza di un volto diventa la presenza di una storia.
vulnerabilità e coraggio si intrecciano nel silenzio, si può perdere tutto, tranne la propria forza.
la malattia segna la pelle, ma non piega l’anima. in queste mani c’è la storia di una vita, il peso delle battaglie e la dolcezza dei ricordi.
e tra le dita, la fede diventa ancora, sostegno invisibile nei giorni più bui. perché la resilienza non è solo resistenza, ma credere che, anche nel dolore, esiste ancora luce.
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